Infissi e ponti termici: come ottenere il massimo isolamento
Ogni edificio, casa, palazzo e più in generale struttura presenta infissi e serramenti.
Con il termine infisso si fa riferimento a un telaio che viene ancorato, grazie a un controtelaio che può essere di materiali come il legno o il sughero, alla parte di muratura di un edificio. Grazie a questo infisso possiamo stare in una stanza che è isolata sia acusticamente sia termicamente.
Con il termine serramento si intende invece un elemento mobile che viene fissato a sua volta al telaio.
Come evitare dispersioni di calore al meglio
Per evitare che vi siano dispersioni di calore, negli ultimi anni sono usati più comunemente gli infissi monoblocco, che vanno a sostituire il controtelaio. Installarli è più semplice e i risultati sono migliori.
Gli infissi monoblocco posso essere in diversi materiali quali il legno, l’alluminio, in legno/alluminio e in PVC.
Il monoblocco è composta da tre elementi: un cassonetto avvolgibile, delle spalle coibentanti e un sottobancale. Dopo aver assemblato queste parti, il monoblocco viene inserito nello spazio apposito nella finestra, viene fissato e successivamente sigillato con della schiuma di poliuretano e con della malta cementizia.
Ponti termici
Quando si installano degli infissi negli edifici, bisogna prestare particolarmente attenzione a come essi vengono posizionati, poiché l’isolamento termico in queste zone non è più continuo e tale fattore potrebbe dare origine a dei ponti termici.
Un ponte termico è una zona in cui il calore interno si disperde o verso l’esterno o verso degli ambienti che sono più freddi. Ciò comporta come conseguenze la formazione di condensa e di muffa nel peggiore dei casi.
Esistono tre tipologie di ponti termici che possono formarsi come conseguenza di tre diverse discontinuità: geotermiche, strutturali o miste (le due precedenti a tempo).
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